Il Reddito di Cittadinanza è una misura di reinserimento nel mondo del lavoro che serve ad integrare
i redditi familiari. Per i nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti di età non
inferiore a 67 anni si parla di Pensione di cittadinanza.
Destinatari:
• cittadini italiani, europei o lungo soggiornanti e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi
2 in via continuativa.
Requisiti economici/patrimoniali:
• ISEE inferiore a 9.360 euro annui;
• Patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, fino ai 30.000 euro annui;
• Patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può arrivare fino a 20.000 per le famiglie
con persone disabili;
• Reddito familiare inferiore ad una soglia di euro 6.000 annui moltiplicata per il corrispondente
parametro determinato in base alla numerosità dei componenti il nucleo familiare; per la pensione
di cittadinanza la soglia è incrementata a euro 7.560; comunque la soglia non può superare euro
9.360;
• Nessun componente deve essere intestatario di autoveicoli immatricolati per la prima volta nei
sei mesi antecedenti la richiesta ovvero di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc. o
motoveicoli di cilindrata superiore a 250cc.; sono esclusi quelli per i quali è prevista l’agevolazione
fiscale per le persone con disabilità;
• Nessun componente deve essere intestatario di navi o imbarcazioni da diporto.
Durata:
Il reddito di cittadinanza dura 18 mesi.
Come richiedere il beneficio:
La domanda può essere presentata tramite il CAF.
Erogazione del beneficio:
Dopo la verifica dei requisiti economici e patrimoniali, viene erogato il beneficio attraverso una carta
prepagata di Poste Italiane (non sarà possibile utilizzarla per il gioco d’azzardo).
Il Comune è tenuto alla verifica dei requisiti di cittadinanza e residenza.
Sono esclusi i soggetti che:
• non sottoscrivono il Patto per il Lavoro o per l’Inclusione sociale;
• non partecipano alle iniziative formative e non presenta una giustificazione;
• non aderiscono ai progetti utili per la comunità predisposti dai Comuni;
• rifiutano la terza offerta congrua;
• non aggiornano le variazioni del proprio nucleo familiare;
• Forniscono dati falsi (In questo caso, si rischiano da 2 a 6 anni di carcere).
Incentivi alle imprese:
Le imprese che assumono chi riceve il RdC potranno ottenere un incentivo pari alla differenza tra 18
mensilità e il numero di mensilità già ricevute dal beneficiario.